Oggi Quirinale: scende il quorum, cresce la tensione. Il centro-destra e la carta Casellati

Continuiamo con il terzo appuntamento della rubrica di FB&Associati “Oggi Quirinale”, che fornirà ogni giorno un aggiornamento sull’elezione del Presidente della Repubblica ed il relativo dibattito sui principali social network. 

Due i segnali di insofferenza che arrivano a esito della terza “chiama”. Quello di Meloni per la gestione della trattativa da parte di Salvini, reo di tergiversare, e quello di uno schieramento trasversale di parlamentari, timorosi che in assenza di un’intesa bipartisan possano crearsi le condizioni per un lento scivolamento verso le elezioni anticipate. Possono interpretarsi in questo modo i 114 voti ottenuti da Crosetto e i 125 voti per Mattarella. Ma queste reazioni, pressoché fisiologiche, non modificano di un centimetro la questione di fondo: la distanza politica che separa ancora i due schieramenti.

Con la quarta votazione, in programma domattina alle 11, cambia intanto una regola fondamentale: per eleggere il Capo dello Stato sarà sufficiente la metà più uno degli aventi diritto.

Forzare la mano, volendo abbreviare i tempi, è esercizio pericoloso per chi lo pratica. Ventilare una candidatura per neutralizzarne un’altra rientra invece nei rituali tattici del Quirinale. L’ipotesi Casellati, attorno a cui si consuma la giornata parlamentare, appare allora il tentativo di elidere, ancor prima del vaglio da parte dell’Aula, l’ipotesi Casini: la più insidiosa, proprio per il suo fluire quieto e carsico. Prosegue insomma il confronto: la notte porterà consiglio?

Social e Quirinale

L’attuale premier si conferma per il terzo giorno consecutivo il più citato dai siti di news italiani, seguito da Letizia Moratti dopo che era stata inserita insieme a Marcello Pera e Carlo Nordio nella rosa dei candidati proposta dal centrodestra.

Terzo posto per Pier Ferdinando Casini, il cui nome circola con insistenza da giorni, mentre al quarto posto troviamo l’ex Commissario europeo Franco Frattini in crescita costante da giorni.

Seguono per numero di citazioni due personaggi esterni alla politica, menzionati “per scherzo” da alcuni grandi elettori, ossia Alberto Angela e Enrico Ruggeri.

Il centrodestra – con Vittorio Sgarbi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni – si afferma come il fronte più attivo all’interno del dibattito social. Vittorio Sgarbi con un video definisce una possibile strategia per l’elezione di Mario Draghi al Colle con i voti del centrodestra e Matteo Renzi, mentre il leader della Lega ha rilanciato sui propri canali social la presentazione della rosa di candidati del centrodestra. Oggi Meloni ha annunciato il voto di FdI per Guido Crosetto, riaffermando la necessità di un sistema presidenziale.

Infine, Paola Taverna e i 5 Stelle fanno quadrato intorno a Conte condividendo un fuori onda di Enrico Mentana per elogiare il ruolo dell’ex premier. Ancora sostanziale silenzio da parte del Partito Democratico.