Il 2019 è stato un anno importante per FB&Associati. L’apertura di un nuovo ufficio a Roma, gli investimenti per ampliare e diversificare l’organico aziendale, così come la trasformazione in società per azioni, sono soltanto l’espressione esteriore di un profondo sforzo compiuto dal management per precedere e accompagnare i molteplici cambiamenti in atto nel settore del public affairs. Compito di chi amministra una realtà consulenziale, con più di venti anni di esperienza alle spalle, non consiste del resto nel preservare l’esistente ma nel cogliere umori e tendenze destinati a generalizzarsi. Diversamente ogni primato conquistato è destinato a sfumare alla stessa velocità con cui vengono a consumarsi le leadership politiche odierne.
I primi risultati del 2019 – contrassegnati dalla crescita del fatturato, per cui si prevede una crescita superiore al 13%, e del numero dei clienti – comprovano, quindi, la bontà dell’indirizzo strategico di FB&Associati. Eppure, la portata dei cambiamenti politici cui si assiste anche in queste settimane, da ultimo il benestare della Commissione europea agli aiuti di Stato nel settore delle batterie elettriche nel quadro di una politica industriale che si vuole ecologica, non smette di interrogare imprese, associazioni, gruppi di interesse e a cascata quindi i professionisti del public affairs.
Se il potenziamento del Centro Studi FBLab, specializzato in analisi di scenario e del contesto decisionale, è il presupposto logico del quadro descritto FB4DC ne è una conseguenza organizzativa. Il miglioramento del business e della reputazione aziendale dei clienti ha oggi quale fulcro il data analytics. Una strategic business unit interna, dedicata all’utilizzo dei dati proprietari e di dataset commerciali, attraverso cui sostenere e accompagnare la costruzione di policy aziendali o pubbliche, nonché la gestione di public affairs e public sector, così come della comunicazione istituzionale, rappresenta quindi la sfida di FB&Associati per il 2020. I big data del resto sono inutili se non se ne estrae anzitutto il significato e se lo stesso non viene aggregato in una forma immediatamente comprensibile, interpretabile e quindi utilizzabile.
Questa nuova freccia all’arco aziendale consente inoltre di arricchire ulteriormente la gamma dei servizi connessi a FB Bubbles: la piattaforma di consulenza strategica dedicata alle campagne di advocacy, lanciata nell’estate 2018. Quale migliore complemento delle campagne di sensibilizzazione e opinion making possono essere i dati e le elaborazioni approntati da FB4DC?
Il condizionale è d’obbligo alla luce dei numerosi fuochi di paglia del passato ma il 2020 potrebbe davvero portare in dote la tanto attesa regolamentazione del lobbying. Un traguardo lungamente perseguito da FB&Associati, da ultimo anche attraverso un paper di sintetica ricognizione dello «stato dell’arte» a cura del Centro Studi FBLab (ripreso su «Il Sole 24 Ore» del 24 settembre u.s. e da cui origina l’intervista all’AD Fabio Bistoncini su «MF» dell’11 dicembre u.s.). Ad oggi, infatti, i rapporti tra rappresentanti di interessi e decisori nell’ambito del processo di formazione delle decisioni pubbliche che disciplinano la vita di cittadini, imprese, pubblica amministrazione non sono regolati in via esplicita. Ciò ricade negativamente sulla trasparenza del policy-making, nonché sulla qualità delle policies così adottate, oltre a motivare un’accezione negativa dello stesso «lobbying», attività che, posta in essere esclusivamente da «forti gruppi di potere», tramerebbe nell’ombra per influenzare politici e funzionari pubblici.
Sono quattro i disegni di legge in materia depositati presso le Camere, per tre dei quali è già iniziato l’esame congiunto in Commissione Affari Costituzionali della Camera. Non resta, quindi, che augurarsi che la recente proposta di risoluzione per la prevenzione dei conflitti d’interesse, approvata dalla Commissione Econ (Problemi economici e monetari) del Parlamento europeo, possa stimolare il decisore nazionale a dotarsi in tempi brevi di un quadro normativo organico in materia.