Primi giorni da “sporco lobbista”

Il master in Lobbying & Advocacy targato La Sapienza / FB&Associati

Ho scelto questo Master perché ritengo che l’attività di lobbying rappresenti un momento di articolazione democratica delle nostre Istituzioni.

In questa società in cui convivono molteplici interessi, il decisore pubblico necessita di figure che possano orientarlo nelle scelte da assumere, proponendo idee e soluzioni.

Leonardo Spadolini

Questo è solo uno, forse il più efficace, tra i tanti pareri arrivati dai 36 richiedenti iscrizione al nostro Master, in risposta alla domanda cosa ti ha spinto a iscriverti ad un Master in Lobbying e Advocacy?

Leonardo Spadolini, il nome è solo una coincidenza ma piuttosto evocativa, ha sintetizzato in modo perfetto il senso profondo dell’attività di lobbying rilevandone immediatamente il valore democratico. Altri studenti, come ad esempio Giulia Zanzottera a seguito di un’esperienza professionale a New York in ambito legale, hanno sottolineato come “negli Stati Uniti il lobbying sia un’attività ritenuta di estrema importanza per la gestione delle relazioni istituzionali e per il corretto processo di decision making nonché come tale attività sia vista anche dall’opinione pubblica senza sospetto”. Anche nel caso di Rocco Vecchione l’esperienza maturata nella Grande Mela è stata decisiva per la scelta del Master: “Dopo aver partecipato a un progetto alle Nazioni Unite in cui ogni studente rappresentava gli interessi geopolitici dei diversi Stati, ho scoperto di avere una passione per questo settore” alla quale ha affiancato quella per la politica attiva che esercita in qualità di consigliere Comunale di Nocera Inferiore (SA).

È stato sufficiente uscire dai confini nazionali per entrare in contatto con il public affairs e istillare, nelle giovani generazioni, un interesse crescente per il lobbying e le competenze che richiede. Molti studenti, infatti, hanno apprezzato un’offerta didattica in grado di arricchire la parte teorica con altrettante attività pratiche. Andrea Bonoli, ad esempio, oltre a sottolineare che quello del lobbying sia “un settore in continua espansione e del quale si parla poco”, ha apprezzato “il poter attingere alle esperienze concrete di chi opera attivamente in questo contesto così da farle proprie per un apprendimento che vada oltre lo studio meramente teorico”.

Già a partire dal secondo modulo di lezioni in programma dal 10 marzo, gli studenti saranno chiamati ad un’attività di laboratorio finalizzata alla scrittura di testi normativi come disegni di legge, emendamenti, circolari, e altri come ordini del giorno e atti di sindacato ispettivo destinati al decisore pubblico; un modo per entrare nel vivo della professione del lobbista alla ricerca di soluzioni percorribili tanto sotto il profilo economico- finanziario, quanto sotto il profilo tecnico-giuridico, mantenendo alto il controllo di tutto ciò che accade all’interno delle istituzioni di interesse.

Sempre nell’ottica di mettere in pratica le diverse competenze che matureranno durante il Master, gli studenti saranno sempre più protagonisti anche di questa sezione della newsletter proponendo, di volta in volta interessanti feedback sul prosieguo del loro percorso di studi.